Pieve di Cusignano  

 

 

 

 

Ricordi di famiglia dai "Canti del Nonnino" di Lupo - Luigi Sozzi,

notaio e poeta dell'ottocento

 


 

 

La farfalla

 O cara farfallina

da l'ali d'or

fermati, ascolta un attimo

quel che ti chiede un cor.

O reginetta amabile

del novo april

che vai scegliendo il nettare

d'ogni fior più gentil

O vaga,tenue immagine

di gioventù,

deh dammi ancora un palpito

dell'april che fu!

Ma tu non sei sensibile

al mio pregar

ebra di aromi seguiti

tra i fiori a volteggiar

Così un gentil miraggio

sparito è già

qual fior nato nell'anima

che il sol visto non ha!

 25 Aprile 1953

 


 Il registro

Con vent'anni di studio e getto di danaro

Alfin m'è dato il gaudio d'essere anch'io notaro

Gaudio che ahi tosto mutasi in un ghigno sinistro

se rovescio le tasche, o guardo sul registro!

 Borgo San Donnino, 1894


La politica 

C' è ormai nel pubblico

la persuasione

che la politica

è la cagione

D' ogni disordine

anche se crede

che si manipoli

in buona fede

Ma se si pondera

un tal concetto

ritien per causa

ciò che è l’effetto

Inver politica

è il risultato

di ciò ch'han gli uomini

elaborato

E se politica

vuoi dir malanno

sono colpevoli

quei che la fanno

E sono gli uomini

tutti sospinti

dagli indomabili

lor bassi istinti

 

 


A Ines

 Stanco e sperduto, su l'arida sponda,

movendo i passi estremi, il guardo io giro

per l'infinito mare, ove s'affonda,

in sempiterno oblio, ogni sospiro.

 

Ma al rimembrar vostra bellezza bionda

fugge tristezza ancor; m'esalto, ammiro

e il fascino gentil che Vi circonda

mi fa tremare il core ed il respiro!

 

Colpa ? Follia ? O il più sincero omaggio

alla beltade, omaggio senza mèta,

che mia canizie fa sereno e saggio ...?

 

O fior di fiore, giudicate ...O un riso

crudel di scherno a l'audace poeta

o la grazia del vostro bel sorriso.

Marzo. 1951


Per la laurea della nipote Paola

 Ave, o gentile, di Minerva alunna!

Vedo il lauro severo ond’è recinta

la tua candida fronte

Eia! Eia! Alalà! l' ascesa è vinta!

Or da la vetta del malioso monte

l' anima, ancor fremente,

si bea, rapita, al magico orizzonte.

Godi il trionfo! L 'indugiar consente

il sacro magistero

che, a scrutare la tenebra immanente

ti chiama, nel gran mare del mistero

e a svelar nuove prode

a l'ardua rotta de I'uman pensiero.

Plaudite cives! Più dolce me lode

sciolga l' armoniosa lira

e più degno cantor canti la lode

che la solennità de l' ora ispira

  

Fidenza, marzo 1952

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