Pieve di Cusignano  

 

 

 

 

 

Alcuni versi della Poetessa Paola Reale  

 Volume "Gli amori dispersi"(Campanotto Ed. 1997)

 

 


 

LA VALLE


Pace lenta
nel verde acquatico
del mio torrente.
S'alza
il picchio intermittente
s'acquatta
il lepre dietro
l' amico rovo
fremono gli insetti
Echi vasti
dai casolari intorno
dalla via
risuonano i motori.
L'orizzonte
è opaco come melma
la tristezza penetra
ogni foglia,
ogni pietra,
ogni zolla di terra.
Nella penombra
torna l'uomo
dal lavoro
La valle
esala a lungo
il respiro
l'anima slargata
sfugge
alla consueta pena
 


 

 

LUNA DI RAME


Ascendi lenta,
luna di rame
dietro la nota collina;
ne ti sollecita il vento
che rabbrividisce le foglie
ne della rana
l'urlo intessuto di gomma.
Lenta ti levi,
luna di rame,
a rallegrare
la mia campagna.
In cielo non una stella
notte sinistra.
Una povera, piccola cosa
ha rinnovato il pianto
un sogno ha infranto
tenue speranza d'amore.
Mi solca il cuore
rivo di indubbio colore

 


 

 

IL PROFUMO DELLA NOTTE


Un mare di grilli
e la luna
che vela ogni cosa
di malinconia
Dagli alberi
trine inconsistenti...
respiri il profumo
della notte
e la stanchezza,
t'assale, t'assale
t'invoglia
quasi un ritmo
di morte,
una sete
di eternità
Perduta
come una strana cosa
nell' essere
sopita
al buio dei desideri.

 


 

 

MONDO DELL'INFANZIA


O terra,
o volto del settembre
nel profilo
dai monti
o balzi o tondi
ove la solitudine
è segreto
al piccolo orizzonte
viti
dolcemente tese,
tremolio di salci
ove l'erba
cresce più cupa
fra il refe
O mondo dell' infanzia
ove ricordi lieti
fugano i latrati
del presente.
Aspiro profumi
antichi quanto
la mia esistenza
La tua gente
ancora emana
di stalla, lieve
nell'incalzar dei tempi
nel trasmutar
del costume.Vita facile
per quanti son rimasti
saggi e lenti
a fruire di una civiltà
piena
Quando s'acqueta
il rumore uguale
del ferro
i suoni son quelli:
il vento,
gli uccelli
il farneticare
delle dindie
nell'ora accesa
Distese le braccia
i palmi aperti
a posseder la terra,
come un tempo
cedo alla dolcezza,
m'avvolge il senso
di una felicità serena.
Oh, Signore
fa che questi colli
non mi siano tolti.

 

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Aggiornato il:  25 agosto 2015