| |
È MAGGIO
È maggio,
esultano i Santuari
la prima domenica del mese
Santuari di Madonne campagnole
preparati con pulizie e fiori
a celebrare la festa della Madre.
È maggio,
solo sul sentiero di memorie
sento suoni festivi di campane
e vedo insieme andare
gente vestita a festa,
allegra, che vuol comunicare
e anche cantare,
giovani e vegliardi,
canzoni in bella compagnia
canti di chiesa ma anche d'osteria,
tenendosi a braccetto oppur per mano
camminando su per il colle o giù nel piano
da dove vengono i suoni di campane
suoni tenui dal piccolo Oratorio
o animati da noti Santuari
con gente che viene da lontano
portando il sacco della colazione
che mangeranno insieme
dopo la messa grande
all'ombra d'alberi fioriti
nell'incalzare della primavera,
si daranno notizie dei paesi
o villaggi da dove son partiti
e vi ritorneranno a tarda sera
insieme sull'allegra corriera
col conducente anche lui cantore.
È maggio,
esultano i Santuari,
io, solo e pensoso
conte il poeta anche lui emigrato,
vago per le deserte strade
d'un paese senza compagnia
immaginando suoni d'allegria
voci d'insieme,
quando a braccetto o tenendoci per mano
camminavamo sui sentieri dei Santuari
una domenica festosa
ad inaugurare il bel mese mariano.
3 maggio 1992
|